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Apple innalza ancora una volta il livello della sicurezza nei dispositivi mobili con l’introduzione della tecnologia Memory Integrity Enforcement, una novità integrata nei nuovi modelli iPhone 17 e iPhone Air dotati dei chip A19 e A19 Pro. Questo strato di protezione garantisce una sicurezza della memoria sempre attiva nelle parti più critiche del sistema, dal kernel a oltre 70 processi di sistema, senza incidere negativamente sulle prestazioni del dispositivo.
La vulnerabilità critica identificata come CVE-2025-5086 sta mettendo in allarme il settore della cybersecurity, con particolare attenzione al software Dassault Systèmes DELMIA Apriso utilizzato per la gestione delle operazioni di produzione (MOM). La CISA, l’agenzia statunitense per la sicurezza informatica e delle infrastrutture, ha inserito questa falla nel suo catalogo delle vulnerabilità note ed attivamente sfruttate (KEV), a seguito di prove di attacchi già in corso.
L’FBI ha recentemente lanciato un allarme rivolto a tutte le aziende che utilizzano Salesforce, a seguito di una serie di attacchi informatici condotti dai gruppi UNC6040 e UNC6395, specializzati nel furto di dati e nell’estorsione. Secondo le analisi, entrambi i gruppi hanno preso di mira le piattaforme Salesforce sfruttando diverse tecniche di accesso iniziale, compromettendo così la sicurezza di numerose organizzazioni.
Apple ha recentemente avvisato gli utenti francesi riguardo a una nuova campagna di spyware mirata ai dispositivi collegati ai loro account iCloud, come confermato dal Computer Emergency Response Team francese (CERT-FR). Questo rappresenta il quarto avviso di questo tipo inviato da Apple solo nel 2025, a dimostrazione di una crescente pressione da parte di attacchi informatici sofisticati che puntano a bersagli altamente selezionati.
Samsung ha recentemente pubblicato gli aggiornamenti di sicurezza mensili per i dispositivi Android, tra cui una patch per una vulnerabilità critica identificata come CVE-2025-21043. Questa vulnerabilità, classificata con un punteggio CVSS di 8.8, riguarda un errore di tipo out-of-bounds write nella libreria libimagecodec.quram.so, sviluppata da Quramsoft, utilizzata per la gestione di diversi formati di immagini.
Il nuovo ransomware HybridPetya rappresenta una pericolosa evoluzione delle minacce informatiche rivolte ai sistemi moderni. Questo malware, recentemente individuato dagli esperti di sicurezza, si ispira ai famigerati Petya e NotPetya, ma introduce tecniche più avanzate che consentono di compromettere anche i dispositivi dotati di UEFI Secure Boot, sfruttando la vulnerabilità CVE-2024-7344.
Un nuovo attacco informatico sfrutta il software legittimo ConnectWise ScreenConnect per diffondere AsyncRAT, un pericoloso trojan di accesso remoto progettato per sottrarre credenziali e dati sensibili, inclusi quelli relativi a portafogli di criptovalute. I ricercatori di sicurezza hanno scoperto che gli attaccanti utilizzano ScreenConnect per accedere da remoto ai sistemi delle vittime.
Negli Stati Uniti la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche è di nuovo sotto i riflettori dopo che il senatore Ron Wyden ha richiesto un’indagine della Federal Trade Commission (FTC) su Microsoft, accusando l’azienda di gravi negligenze in materia di cybersecurity che avrebbero facilitato attacchi ransomware contro ospedali e sistemi sanitari. Questo intervento segue la recente violazione subita da Ascension, uno dei maggiori sistemi sanitari americani, che ha visto sottratti dati personali e sanitari di quasi 5,6 milioni di persone a causa di un attacco ransomware attribuito al gruppo Black Basta.
Negli ultimi mesi i dispositivi SonicWall sono stati presi di mira dal gruppo ransomware Akira, che ha sfruttato una vulnerabilità critica nei firewall SSL VPN per ottenere accesso iniziale alle reti aziendali. Il difetto principale, identificato come CVE-2024-40766 con un punteggio di gravità CVSS di 9.3, riguarda la migrazione delle password degli utenti locali senza che queste vengano resettate, lasciando così esposti numerosi sistemi.
Negli ultimi mesi, le campagne di phishing contro Microsoft 365 hanno visto una crescita significativa nell’uso di strumenti avanzati come Axios e kit per il phishing 2FA, come Salty 2FA, rendendo queste minacce più sofisticate e difficili da rilevare. Axios, una popolare libreria HTTP per JavaScript, è stata sfruttata dai cybercriminali per automatizzare l’invio di richieste HTTP e ricevere risposte dai server, facilitando così attacchi di takeover degli account.
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