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Molte realtà hanno la cattiva abitudine di amministrare le proprie infrastrutture direttamente da Internet, esponendo interfacce amministrative direttamente nel cyberspazio e così facendo esponendosi alle potenziali ed inevitabili conseguenze.
È quello che è stato possibile per un lungo periodo e su differenti versioni (dalla 2010 alla 2019 upd 4) di Microsoft Exchange Server per la vulnerabilità CVE-2020-0688 (di cui Microsoft ha rilasciato correzione nel febbraio del 2020) quando si rendesse esposto Exchange Control Panel (ECP, uno degli strumenti amministrativi Web che si sono susseguiti nella storia evolutiva di Exchange). Questo poteva rendere possibile, mediante la precedente vulnerabilità (Microsoft Exchange Memory Corruption Vulnerability), di ottenere una remota code execution (RCE).
La medesima strategia è stata ora utilizzata in un nuovo attacco sviluppato a partire dall’esecuzione remota di uno script PowerShell capace di impiantare un modulo per Internet Information Services (IIS, la suite di software per server Web/hosting Web di Microsoft) con