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Da marzo di quest’anno gli analisti hanno evidenziato differenti bug su Teams, il popolare strumento di collaborazione di Microsoft. Lo strumento della società di Redmond è divenuto in tempi di pandemia molto popolare e per questo molto attraente per gli agenti di minaccia. Non è dunque un caso che diverse campagne (l’ultima molto recente con il coinvolgimento di diverse decine di migliaia di utenti) abbiano mirato a tecnologie collegate come Office 365 attraverso un phishing che si presenta con un oggetto molto eloquente: "C'è una nuova attività in Teams". Un messaggio naturalmente che vuole fare intendere di essere stato generato da notifica automatica proprio di Microsoft Teams. Cosa c’è sotto?
Probabilmente proprio quei bug che sono stati individuati e ancora (alcuni) non risolti da Microsoft. Facciamo ordine; i bug in questione sono:
- un bug che consente la falsificazione degli URL nella funzione di “anteprima dei collegamenti” capace di divenire strumento per attacchi di phishing o per nascondere collegamenti dannosi nei contenuti inviati agli utenti. Essenzialmente questo può essere fatto impostando la destinazione del collegamento di anteprima "su qualsiasi posizione indipendente dal collegamento principale, dall'immagine di anteprima e dalla descrizione, dal