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Un recente rapporto ha portato alla luce il ruolo strategico di due aziende cinesi, BIETA e CIII, nelle operazioni di cyberspionaggio riconducibili al Ministero della Sicurezza di Stato (MSS) cinese. Secondo fonti di intelligence, BIETA, ossia il Beijing Institute of Electronics Technology and Application, e la sua sussidiaria Beijing Sanxin Times Technology Co. Ltd. (CIII), sono considerate veri e propri fronti tecnologici che supportano missioni di intelligence, controspionaggio e sicurezza nazionale della Cina.
L’indagine rivela che almeno quattro membri dello staff di BIETA mostrano collegamenti diretti o plausibili con funzionari del MSS, oltre ad avere relazioni con l'Università delle Relazioni Internazionali, istituzione notoriamente legata ai servizi segreti cinesi. Le attività di BIETA e CIII spaziano dallo sviluppo alla vendita di tecnologie avanzate per la comunicazione, la sicurezza informatica, l’analisi forense e la pianificazione militare. Un punto di forza è la ricerca su tecniche di steganografia, ossia l’occultamento delle informazioni all’interno di file multimediali, utile sia per la comunicazione coperta sia per la distribuzione di malware.
BIETA, fondata nel 1983, si presenta pubblicamente come centro di ricerca e sviluppo nelle tecnologie di comunicazione e sicurezza dei dati. CIII, invece, ha ottenuto diritti software su diverse soluzioni per la comunicazione segreta e ha realizzato strumenti per il caricamento di file su piattaforme cloud come Baidu Cloud e OneDrive, oltre a strumenti per la simulazione di attacchi, il penetration testing e la gestione delle reti. Tra i progetti più recenti figura un’app Android per discussioni riservate e un sistema di localizzazione dei telefoni cellulari in grado di monitorare, localizzare e bloccare dispositivi mobili in grandi spazi, con capacità di intercettare messaggi e chiamate.
Le soluzioni offerte da CIII comprendono anche software per il test delle funzionalità di rete, programmi di simulazione delle comunicazioni e tool di upload sicuro per l’archiviazione dei dati. Tuttavia, la documentazione pubblica relativa all’uso di questi strumenti da parte del MSS è limitata, alimentando sospetti sulla loro reale destinazione e sulle potenzialità di supporto alle attività di cyber intelligence governativa.
Il report sottolinea come BIETA e CIII siano quasi certamente parte di una rete di aziende di copertura che permettono a Pechino di dotarsi di strumenti avanzati per le operazioni di intelligence cibernetica, fornendo tecnologie e capacità operative anche a dipartimenti e contractor affiliati al MSS.
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